Pronti alla ripartenza e all’innovazione

  • 21 Aprile 2020

    Pronti alla ripartenza e all’innovazione

    By Hudy Dreossi – Business Partner A.Q.A Network

    Siamo all’alba di una nuova società: all’avvio della cosiddetta fase 2, appare ormai chiaro come la pandemia, oltre al tragico elenco di lutti e sofferenze patite dalla popolazione, lasci agli operatori economici una crisi da affrontare con soluzioni innovative e sullo sfondo preannunci il concretizzarsi le tendenze di medio lungo termine della globalizzazione. In soli tre mesi il famigerato Covid19 ha sradicato una serie di certezze di molti e, riproponendo il darviniano assunto che associa la capacità di una specie a resistere agli eventi alla sua reattività nell’accettare il cambiamento, obbliga oggi tutti gli operatori ad una profonda riflessione sulle fondamenta e sulle necessità del nostro tessuto economico.

    In generale, possiamo dire come il periodo di chiusura abbia svelato la reale solidità delle nostre organizzazioni e misurato il grado di pianificazione dell’imprevedibile: nelle imprese come nella vita privata, l’interruzione forzata delle attività ed una netta deviazione rispetto all’abituale hanno, nei fatti, messo alla prova in modo evidente l’intensità dei rapporti umani e palesato situazioni di attaccamento così come di scontro. Lo stop operativo, denunciato da molte delle PMI del territorio, ha eroso oltre alle riserve finanziare, la fiducia nella crescita del mercato e nel ruolo delle istituzioni, percepite, salvo la Sanità, non pronte a rispondere alle speciali esigenze connesse all’epidemia.

    In tale situazione emerge, nelle imprese familiari e nei grandi gruppi, la necessità di impostare strategie in grado di assicurare sostenibilità patrimoniale e produttiva, indispensabili a dare fiducia agli stakeholder esterni ed interni che si aspettano pronte azioni per mettere al sicuro le aziende. È fondamentale, quindi per ogni imprenditore che alla riapertura si stringano accordi con i fornitori e con le risorse umane per offrire loro le garanzie sul proseguimento dell’attività operativa.

    La crisi dovrà essere interpretata quale momento per avviare un graduale quanto deciso processo di rinnovamento che molte realtà aziendali avevano rimandato: l’elemento della flessibilità e del coinvolgimento delle risorse umane nelle innovazioni si riveleranno nuovamente i principali punti di forza del nostro sistema imprenditoriale, provato dalla sotto-capitalizzazione.
    Cruciale sarà la capacità di condividere il proprio modello di business con i soggetti finanziatori e soprattutto con le banche che saranno chiamate a sostenere il sistema che, non si può negarlo, registrerà un alto numero di fallimenti. Il step successivo, sarà impiegare nuovi strumenti per gestire i dipartimenti vendite senza supporto di export manager bloccati da vincoli alla circolazione internazionale e ridefinire le politiche d’acquisto avvantaggiandosi dei nuovi equilibri nel prezzo di molte materie prime.

    Il post-emergenza, è provato in molte ricerche, noterà l’accelerazione di fenomeni già sperimentati dalle nostre imprese: l’incremento di competitività dovuto alla digitalizzazione e processi di polarizzazione dei mercati, l’introduzione di nuove forme di gestione del lavoro e nuove forme per comunicazione orientate al web. Sarà quindi fondamentale impostare una nuova fase di razionalizzazione delle spese e di definizione di investimenti per adeguare le produzioni alle richieste del mercato. L’ingresso dell’Intelligenza Artificiale come dello Smart Working determinerà inoltre l’esigenza di riconversione di molti lavori che dovranno riqualificare le proprie competenze continuare a dare valore aggiunto alle nostre imprese attraverso programmi di formazione. Agli imprenditori verrà affidato il compito di saper interpretare i gusti e le esigenze della clientela attraverso un’analisi dei dati forniti da applicazione informatiche sempre più sofisticate.

    Agli imprenditori verrà affidato il compito di saper interpretare i gusti e le esigenze della clientela attraverso un’analisi dei dati forniti da una vita sempre più condizionata da applicazioni informatiche. Rientrata l’emergenza, è lecito preannunciarlo, troveranno realizzazione l’affermarsi di nuove sensibilità ed indubbiamente nuove abitudini.

    Il biennio entrante mostrerà l’emergere di processi di gestione: in particolare notiamo come dovranno esser immaginati processi di conglomerazione e collaborazione tra imprese.

    Il team di consulenti di A.Q.A. Network mette a disposizione la capacità di leggere le tendenze e le conoscenze tecniche a supporto degli imprenditori che vorranno reagire a questa crisi accettando la sfida del futuro, agevolando la messa in sicurezza delle PMI alla riapertura e costruendo le basi per la gestione futura.

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