Intelligenza Artificiale e Strategia Aziendale: Come pianificare il futuro

  • 13 Gennaio 2025

    Intelligenza Artificiale e Strategia Aziendale: Come pianificare il futuro

    By Fabio Rossi, Business Partner A.Q.A Network

    Introduzione: Perché l’AI richiede una visione strategica e non solo interventi tattici

    Introdurre l’intelligenza artificiale in azienda non significa semplicemente adottare nuove tecnologie, ma abbracciare un cambiamento profondo che coinvolge strategia, processi e cultura organizzativa. Senza una visione chiara e un piano strutturato, i progetti di AI rischiano di trasformarsi in esperimenti isolati che non portano valore duraturo all’azienda. L’AI non è un semplice strumento operativo, ma un elemento trasformativo che, se ben integrato, può rivoluzionare il modo in cui le aziende prendono decisioni, ottimizzano le risorse e rispondono alle esigenze dei clienti.

    Perché serve una strategia?

    L’intelligenza artificiale non è una tecnologia che può essere semplicemente “accesa” per ottenere risultati immediati, è un vero e proprio cambiamento di paradigma che richiede una visione strategica a lungo termine, non solo interventi tattici e isolati. Considerare l’AI solo come una serie di soluzioni rapide per problemi specifici è un errore che molte aziende commettono. L’AI, per dare i suoi frutti, deve essere integrata in una strategia aziendale complessiva, diventando un pilastro fondamentale del business. Un approccio frammentario, infatti, non permette di sfruttare appieno il suo potenziale. L’AI è arrivata per restare e per questo è necessario pianificare un percorso di adozione ben definito.

    Valutare il livello di maturità dell’azienda

    Prima di implementare soluzioni basate sull’AI, è fondamentale valutare il livello di maturità digitale della propria azienda. Questo significa analizzare i processi esistenti, la cultura aziendale e la disponibilità e qualità dei dati. Un’azienda con una cultura digitale avanzata e una buona gestione dei dati sarà più pronta ad adottare l’AI rispetto a un’azienda che si trova ancora in una fase iniziale. È necessario valutare, ad esempio:

    • La diffusione di strumenti e competenze digitali tra i dipendenti.
    • Il livello di integrazione e fruibilità dei dati.
    • L’attitudine all’innovazione e alla collaborazione in progetti di questo tipo.
    • La cultura aziendale rispetto all’adozione di nuove tecnologie.

    Questo assessment permetterà di capire da dove iniziare il percorso di adozione dell’AI e quali sono gli aspetti da migliorare. È importante che le persone siano al centro di questo processo, lavorando sulle loro competenze e la loro consapevolezza.

    Change Management: L’importanza della formazione e del coinvolgimento del personale

    L’introduzione dell’AI comporta cambiamenti significativi nel modo di lavorare delle persone. Per questo motivo, il change management è fondamentale per il successo di qualsiasi progetto AI. È necessario coinvolgere i dipendenti fin dalle prime fasi del progetto, comunicare chiaramente i benefici dell’AI e fornire loro la formazione necessaria per utilizzare le nuove tecnologie. L’AI non deve essere percepita come una minaccia per i posti di lavoro, ma come uno strumento che può potenziare le capacità delle persone e dell’azienda.

    È importante far comprendere che tutta la potenza di elaborazione dell’Intelligenza Artificiale richiede personale competente in grado di definire il perimetro di lavoro e di vagliare i risultati ottenuti. Bisogna valorizzare le capacità umane uniche, come la creatività, l’empatia e il problem-solving.

    Progetti pilota: criteri per selezionarli e garantirne il successo

    Per iniziare il percorso di adozione dell’AI, è consigliabile partire con progetti pilota. Questi progetti devono essere ben definiti, con obiettivi chiari e risultati misurabili. È importante scegliere progetti con un’alta probabilità di successo e che possano essere completati in tempi brevi, dimostrando così il valore dell’AI. I progetti pilota devono anche contribuire a creare fiducia e consenso sull’adozione dell’AI in azienda, fungendo da traino per iniziative più ambiziose.

    I criteri per selezionare un progetto pilota di successo:

    • Bassa complessità e alti benefici: progetti che offrono risultati concreti in tempi brevi.
    • Facilità di implementazione: progetti che non richiedono grandi investimenti e team di AI numerosi.
    • Ritorno sull’investimento (ROI): progetti in grado di generare un ROI positivo in tempi rapidi.
    • Allineamento con la strategia aziendale: progetti che contribuiscono a raggiungere gli obiettivi strategici.

    L’adozione dell’AI è un percorso di medio e lungo periodo che deve partire al più presto in ogni organizzazione. Non è possibile fare tutto e subito; non è possibile restare fermi ad aspettare cosa faranno i concorrenti e il mercato.

    Bisogna definire una roadmap chiara e coerente:

    • La visione strategica dell’azienda sull’AI.
    • Gli obiettivi che si intendono raggiungere con l’AI.
    • I progetti pilota che si intendono avviare.
    • Le risorse necessarie per implementare l’AI.
    • I tempi previsti per raggiungere gli obiettivi.
    • Le figure professionali necessarie, come l’AI strategist e il data scientist, che possono anche provenire da società di consulenza.

    La roadmap deve essere un documento dinamico, in grado di adattarsi ai cambiamenti del mercato e alle nuove opportunità offerte dall’AI. L’importante è iniziare subito con un approccio graduale e sostenibile.

    Il compito di A.Q.A Network è quello di accompagnare l’azienda nel suo cammino di cambiamento per ottenere il massimo beneficio per tutti con i tempi e le risorse che può mettere a disposizione.

     

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