Imparare di nuovo a imparare cose nuove

  • 6 Maggio 2024

    Imparare di nuovo a imparare cose nuove

    by Fabio Rossi, Business Partner A.Q.A Network

    In un’epoca caratterizzata da una trasformazione digitale senza precedenti, molte aziende si trovano di fronte alla sfida di aiutare le proprie persone nell’apprendimento di nuove tecnologie. Questa esigenza di promuovere un apprendimento costante e flessibile si è accentuata con l’emergere dell’intelligenza artificiale generativa, che ha rivoluzionato il concetto di produttività sia a livello individuale che aziendale.

    Da tempo, promuovo un metodo di apprendimento alternativo ai tradizionali corsi per l’utilizzo di software, che spesso risultano poco efficaci a lungo termine. Questo approccio, frutto di anni di esperienza, pone al centro l’esplorazione e la sperimentazione pratica, piuttosto che lo studio teorico di manuali. Un metodo che riscrive completamente la gerarchia dell’apprendimento, valorizzando l’azione diretta e l’esperienza sul campo come strumenti primari per la conoscenza.

    Si tratta di un approccio alternativo ai tradizionali corsi di formazione, in cui un docente esperto illustra tutte le funzionalità di un programma a un pubblico che deve memorizzare una serie di passaggi, spesso destinati a essere dimenticati rapidamente. Questo può causare frustrazione quando si tenta di affrontare problemi concreti.

    Dopo aver partecipato a questo tipo di corsi, ho sviluppato un metodo più efficace che ribalta la gerarchia dell’apprendimento, ponendo la sperimentazione sul campo al primo posto e lo studio didattico dei manuali all’ultimo.

    La gerarchia di attività è la seguente:

    1. Esplorazione
    2. Test ed esperimenti
    3. Tutorial video
    4. Filosofia dei pacchetti software
    5. help e manuali

    Questo metodo si basa sull’osservazione di come i bambini imparano a utilizzare nuovi giochi o attività. Essendo ancora incapaci di leggere, il loro apprendimento è basato sull’esperienza diretta e sull’esplorazione. Non hanno paura di sbagliare e, attraverso numerosi test ed esperimenti, continuano a provare finché non ottengono un risultato soddisfacente. Se incontrano difficoltà, osservano come fanno i loro compagni. Inoltre, quando si confrontano con un’attività simile a una già conosciuta, si concentrano sulle somiglianze piuttosto che sulle differenze.

    È solo con l’inizio della scolarità che viene introdotto l’uso dei testi scritti, come i manuali. Infatti, consiglio di consultare i manuali solo per comprendere il funzionamento di funzioni specifiche, non per imparare l’utilizzo complessivo del software.

    In un recente corso di formazione dedicato all’approccio smart all’apprendimento e all’avvicinamento verso le discipline STEM, ho avuto l’opportunità di confrontarmi con una partecipante che ha sollevato un’interessante obiezione, definendo il mio metodo “molto maschile” perché ricorda il modo in cui alcuni mariti e compagni imparano a usare gli elettrodomestici senza consultare i manuali, rischiando talvolta di creare qualche disastro domestico.

    Questa osservazione mi ha spinto a riflettere sulla differenza tra l’apprendimento di un software e quello di un elettrodomestico. In passato, quando mi sono trovato a dover imparare a utilizzare videoregistratori, forni a microonde o lavastoviglie, il mio approccio è stato effettivamente quello di leggere il manuale d’istruzioni prima di agire.

    Ho quindi compreso il grande fraintendimento che impedisce a tante persone di imparare velocemente l’utilizzo di nuovi software.

    Un software non è paragonabile a un elettrodomestico. Un software è un ambiente dotato di strumenti che permettono di creare cose nuove. Excel, ad esempio, è più simile a un laboratorio, un’officina o una cucina professionale che a una lavastoviglie.

    Un foglio di lavoro Excel è il risultato dell’utilizzo di numerosi strumenti, così come la realizzazione di un pasto è frutto dell’impiego di vari strumenti presenti in una cucina professionale. Per prendere confidenza con un laboratorio o una cucina di questo tipo, l’unico modo è esplorare e fare prove di utilizzo di ciascun attrezzo per capirne le singole funzionalità, che dovranno poi essere messe insieme per creare un piatto o un intero pasto.

    Allo stesso modo, per realizzare un foglio di lavoro Excel è necessario esplorare le funzioni e fare delle prove per capire come combinarle in modo creativo per ottenere il risultato desiderato.

    L’errore che molte persone commettono quando si avvicinano a un software è quello di considerarlo come uno strumento simile a un videoregistratore, progettato per svolgere una funzione specifica. In questo caso, è necessario studiare il manuale per comprendere come utilizzare al meglio lo strumento, così come si fa per imparare a modificare l’aspetto estetico di un grafico o di un istogramma su Excel.

    Una volta imparato a far funzionare il videoregistratore, bisogna memorizzare le operazioni necessarie per ottenere un determinato risultato. Pensare a un software come a un elettrodomestico porta le persone a dover memorizzare numerosi strumenti, perdendo di vista il senso complessivo dell’intero ambiente.

    Questo approccio basato sull’esplorazione, permette anche di mantenere una buona flessibilità quando ci si confronta con software simili. Ad esempio, Google Documenti è un ambiente di lavoro per creare documenti diverso da Microsoft Word. Tuttavia, se si utilizza il percorso di esplorazione e si comprende che la filosofia dei pacchetti software è simile, in poco tempo si può diventare operativi con Google Documenti, anche se non lo si è mai utilizzato prima. Questo perché, anche se i comandi sono posizionati in menu diversi e alcune funzioni non sono esattamente le stesse di Microsoft Word, la filosofia complessiva dell’ambiente – ovvero il fatto che sia strutturato per creare documenti – aiuta ad orientarsi, proprio come quando si entra in una cucina nuova. Nonostante la presenza di strumenti diversi e posizionati in punti differenti, se si ha un minimo di pratica nella creazione di documenti, si può familiarizzare immediatamente con un ambiente sconosciuto grazie alla filosofia di fondo comune.

    A.Q.A. Network con i propri programmi di affiancamento e di change management aiuta le aziende nel difficile percorso di innovazione delle tecnologie, dei metodi di lavoro e dell’organizzazione delle persone.

    Comments(0)

    Leave a comment

    diciannove − quattordici =

    Required fields are marked *

Newsletter
Iscriviti per rimanere sempre aggiornato