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12 Dicembre 2024
I sì e i no di Piazza Cavour: le due sentenze del mese
A cura dell’Avvocato Matteo Pegoraro, Business Partner A.Q.A Network
Sì al licenziamento del rappresentante sindacale scoperto ad utilizzare impropriamente i permessi
Un lavoratore, rappresentante sindacale, impugna giudizialmente il licenziamento irrogatogli per illegittima fruizione di due premessi sindacali, allorquando era risultato, in seguito alle verifiche di un investigatore privato assoldato dall’azienda, fuori regione per motivi strettamente personali. Il dipendente aveva lamentato una lesione del proprio diritto alla riservatezza, che tuttavia viene sconfessata dalla Corte di Cassazione, che con l’ordinanza n. 29135 del 12.11.2024, ha confermato la legittimità del licenziamento del rappresentante sindacale, sostenendo che il datore di lavoro ha il diritto al controllo per accertare l’effettiva partecipazione dei sindacalisti, fruitori di tali permessi, alle riunioni degli organi direttivi, nazionali o provinciali e al sanzionamento dei comportamenti scorretti.
No all’assoluzione dei componenti del CdA di una società edilizia per la morte di un operaio a seguito di infortunio sul lavoro nonostante l’esistenza di deleghe di funzioni
La Corte di Cassazione,con la sentenza n. 40682 della Quarta Sezione Penale, del 06.11.2024, ha confermato la condanna per omicidio colposo di tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione di una società attiva nel settore edilizio, specializzata nella posa di lastre di cemento armato.
La sentenza si riferisce a un caso tragico, in cui un operaio è rimasto vittima di un grave incidente sul lavoro, schiacciato da una lastra di cemento, in seguito a «gravissimi errori» nelle fasi di produzione e installazione.
La pronuncia sottolinea come, nonostante in azienda fossero state adottate specifiche deleghe di funzione e gestione, il CdA nel suo complesso sia comunque responsabile dell’incidente. Le deleghe, secondo i Giudici di Piazza Cavour, non esentano i consiglieri di amministrazione dalla responsabilità per carenze organizzative che si sono rivelate letali.
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