Pillola Rossa, pillola Blu o Naloxone?

  • 16 Luglio 2024

    Pillola Rossa, pillola Blu o Naloxone?

    By Fabio Rossi, Business Partner A.Q.A. Network

    Anche chi non ha visto il film Matrix avrà già sentito la celebre frase del film durante la quale il capo della ribellione, Morpheus, offre a Neo la possibilità di conoscere la verità sulla finta realtà nella quale sono immersi.

    Neo sceglie la pillola rossa che apre lo sguardo verso la verità che rappresenta la facoltà che hanno le persone di scegliere il proprio destino e di superare “la soglia” della propria zona di comfort per seguire “la chiamata” all’avventura.

    Questa scena iconica non è la vera chiave del film.

    Me ne sono ricordato quando mia figlia, medico anestesista, mi ha raccontato cosa succede quando si salva la vita ai tossici in overdose.

    Il Naloxone è un potente antidoto ai narcotici che provocano l’overdose e produce un istantaneo ritorno “dal mondo dei morti” alle persone che sono in crisi da overdose di droghe.

    Quello che mi ha raccontato, è che quando le persone si riprendono dall’overdose, invece di essere felici di essersi salvati la vita sono spesso irascibili e intrattabili per essere ritornati alla realtà da un mondo ovattato e felice.

    Nel film Matrix infatti la scena madre, la chiave di tutta la trama è quando viene svelato il tradimento del ribelle, Cypher, che stipula un patto con l’agente di Matrix per tornare alla vita precedente.

    La scena si svolge in un ristorante di lusso.

    AGENTE SMITH: Allora siamo intesi, signor Reagan? (il signor Reagan è Cypher)

    CYPHER: Vede… io so che questa bistecca non esiste. So che quando la infilerò in bocca Matrix suggerirà al mio cervello che è succosa e deliziosa. Dopo nove anni sa che cosa ho capito? Che l’ignoranza è un bene.

    AGENTE SMITH: Allora siamo intesi.

    CYPHER: Io non voglio ricordare niente. Niente. Sono stato chiaro? E voglio essere ricco. Non so, una persona importante. Un grande attore.

    AGENTE SMITH: Tutto quello che desidera, signor Reagan.

    CYPHER: D’accordo. Riportate il mio corpo alla centrale, reinseritemi dentro Matrix e vi dirò tutto quello che volete.

    AGENTE SMITH: I codici d’accesso del mainframe di Zion.

    E quando il ribelle Cypher viene scoperto dai suoi compagni spiega il suo gesto in questo modo:

    CYPHER: Sono stanco, Trinity. Stanco di questa guerra. Stanco di lottare. Stanco di questa nave, di sentire freddo, di trangugiare quella brodaglia nauseante tutti i giorni. E soprattutto sono stanco di Morpheus e dei suoi vaneggiamenti. Sorpresa, stronzo! Scommetto che non te l’aspettavi, vero?

    Il caso del Naloxone (e di Matrix) è una grande metafora della nostra capacità di guardare in faccia alla realtà anche se questa può essere sgradevole.

    Affrontare la realtà, per quanto possa essere doloroso, è essenziale per il progresso e la crescita.

    Affrontare la realtà richiede coraggio. È un processo che implica la rinuncia alla comodità della nostra zona di comfort per abbracciare la fatica per ottenere quello che riteniamo giusto. Questo è vero sia a livello individuale che organizzativo.

    Le persone, così come le aziende, spesso preferiscono mantenere lo status quo e illudersi piuttosto che affrontare i problemi sottostanti che potrebbero minare la loro stabilità apparente.

    Nei social si preferisce presentare una realtà felice e patinata alla realtà dei nostri sentimenti, alimentando l’illusione che esista una “vita perfetta”.

    Nelle organizzazioni, la cultura aziendale gioca un ruolo cruciale nel determinare quanto le persone siano disposte ad affrontare la realtà. Una cultura che premia la trasparenza e il coraggio di parlare apertamente dei problemi è più probabile che affronti efficacemente le sfide. Al contrario, una cultura che punisce il dissenso e promuove il conformismo tende a ignorare i problemi, permettendo loro di crescere fino a diventare insormontabili.

    La scelta tra la pillola rossa e la pillola blu, o tra la realtà e l’illusione, è una scelta che dobbiamo fare ogni giorno, è una scelta che determina non solo il nostro successo individuale, ma anche quello delle organizzazioni di cui facciamo parte.

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