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6 Novembre 2024
25 Novembre: una giornata che ci riguarda tutti e tutte.
By Laura Chiodi, Business Partner A.Q.A Network
Il 20 dicembre 1993 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha emanato la Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne.
L’Articolo 1 recita che la violenza contro le donne è “ogni atto di violenza fondata sul genere che abbia come risultato, o che possa probabilmente avere come risultato, un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, che avvenga nella vita pubblica o privata”.
La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è una ricorrenza istituita dall’Assemblea Nazionale delle Nazioni Unite tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999. La ricorrenza viene celebrata il 25 novembre di ogni anno e ricorda un orrendo femminicidio avvenuto nel 1960, nella Repubblica Dominicana, dove le tre sorelle Minerva, Patria e Maria Teresa Mirabal, coraggiose oppositrici del regime, vennero uccise a bastonate dalla polizia segreta dal dittatore Rafael Leónidas Trujillo, che poi inscenò un incidente stradale.
“La violenza sessuale contro le donne e le ragazze affonda le sue radici in secoli di dominazione maschile. Non dimentichiamoci che quelle disuguaglianze di genere che alimentano la cultura dello stupro, costituiscono fondamentalmente una questione di squilibri di potere” afferma il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres facendo un chiaro riferimento al patriarcato.
La violenza contro le donne può manifestarsi in modi diversi, come violenza psicologica, fisica e sessuale che comprende:
- violenza del partner in situazioni di intimità (maltrattamenti, abusi psicologici, stupri coniugali, femminicidio)
- violenza e molestie sessuali (stupro, atti sessuali forzati, avance sessuali indesiderate, abusi sessuali su minori, molestie di strada, stalking, molestie informatiche)
- traffico di esseri umani (schiavitù, sfruttamento sessuale)
- mutilazione genitale femminile e matrimonio infantile
Il femminicidio è la più estrema forma di violenza sulle donne.
I numeri a livello mondiale sono spaventosi e non sono che una parte dell’iceberg .
Oggi in Italia una strage di donne è in corso: ad ottobre 2024 i dati denunciano oltre 95 donne massacrate e il 90 % degli assassini appartengono all’ambiente familiare.
https://femminicidioitalia.info/lista/recente
Da dove inizia la violenza?
Il gradino più basso della piramide della violenza è rappresentato dagli stereotipi svalutanti sulla donna (nascosti nelle pieghe delle parole spesso si camuffano da battute, modi di dire).
Gli stereotipi, figli di un retaggio passato di dominazione maschile portano a dei pre-giudizi che di fatto hanno condizionato e disegnato la nostra società chiudendo la porta a tante opportunità per le donne con una conclamata disuguaglianza di genere.
Stereotipi e pregiudizi, se non riconosciuti e destrutturati, potrebbero sfociare in un linguaggio sessista, offensivo che può crescere fino a diventare, in una relazione tossica, un linguaggio d’odio che si accompagna a comportamenti vessatori e prepotenti (battute pesanti e svalutanti, ipercontrollo geloso, colpevolizzazione, umiliazione in pubblico, minacce, distruzione di effetti personali, comportamento manesco) per poi arrivare ad aggressioni fisiche (spinte strattoni, calci, rapporti sessuali forzati, minacce con oggetti, strupro).
Tutto questo può essere alternato a folli dichiarazioni d’amore, frasi autogiustificanti, regali non graditi per cercare di recuperare e mantenere il rapporto tossico.
Nella piramide della violenza, gli ultimi tragici gradini sono la distruzione della identità della donna (con acido, fuoco ecc) o il femminicidio.
Tutto questo si può prevenire:
Uomini maltrattanti e autori di violenza: se non riuscite a dominare la violenza dentro di voi, se le vostre emozioni più violente vi accecano, chiedete aiuto: potete uscirne! https://www.centrouominimaltrattanti.org/
Donne non più vittime: la piramide dell’odio parte dai primi gradini.
Non percorreteli insieme al vostro carnefice!
Fermatevi ai primi gradini!
Riconoscete la violenza nelle parole che anticipano le azioni violente.
Rivolgetevi ai Centri antiviolenza che vi aiuteranno a recuperare la stima e l’amore in voi stesse!
Numero Antiviolenza e Stalking 1522
La società sta cambiando, la parità di genere può diventare realtà, ma il lavoro da fare è ancora molto partendo dai nostri pensieri e dal nostro linguaggio.
Ogni azienda, ogni organizzazione è una parte rappresentativa della nostra società; utilizziamo le risorse messe a disposizione dal PNRR per impegnarci a creare ambienti inclusivi e rispettosi in cui uomini e donne possano costruire relazioni sane ed eque.
Con l’augurio per tutte e tutti noi che un domani non ci sia più un 25 novembre da commemorare perché la violenza sulle donne sarà stata finalmente debellata come la peste.
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